Il presidente Cicala incontra gli studenti attraverso una lezione a distanza: “Ricordare e non dimenticare quanti persero la vita e quanti con la loro vita hanno provato a consegnarci un mondo migliore”.
“Sono ben lieto di partecipare come Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, in rappresentanza di tutto il Consiglio regionale, a questa iniziativa perché ritengo doveroso che i veri protagonisti di questo ricordo siano i giovani. Proprio voi giovani dovete diventare forieri di quei messaggi di integrazione, di ascolto e di collaborazione per costruire una società diversa. Ed è proprio il dialogo e la collaborazione con tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale la base di partenza del nostro lavoro quotidiano nel rispetto di ogni singola diversità di veduta. Le pagine tristi legate al momento storico delle Foibe, che in tanti hanno provato a tacere e a negare appartengono alla storia del popolo italiano e devono continuare ad essere parte integrante del nostro essere italiani. Noi Istituzioni abbiamo il dovere di adoperarci perché il dialogo, l’inclusione, il rispetto della diversità, diventino la base del nostro agire quotidiano. Abbiamo una grande responsabilità: quella di guardare agli errori del passato per porre rimedio alle tante ingiustizie del nostro presente. Solo cosi, e tutti insieme, possiamo costruire una società basata sui valori universali della solidarietà, dell’integrazione, del rispetto. Nessun totalitarismo e nessun sopruso deve e può essere mai giustificato. Mi piace pensare all’istituzione del Giorno del ricordo come il momento per ricordare e non dimenticare quanti persero la vita e quanti con la loro vita hanno provato a consegnarci un mondo migliore. Ed a voi, costruttori di un mondo nuovo, che voglio far arrivare la vicinanza dell’Istituzione che rappresento, anche se virtualmente, certo che torneremo ad abbracciarci presto”. Con queste parole il presidente del Consiglio regionale Carmine Cicala ha concluso l’incontro che si è svolto oggi in modalità telematica per il “Giorno del ricordo”, istituito con la legge n. 92/2004 per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.