Un tema importante che coinvolge la Basilicata, in previsione delle Elezioni Regionale del 24 marzo, è il rapporto tra petrolio e ambiente. Il Cova Eni, Centro Olio Val D’Agri, sorge in provincia di Potenza nel il giacimento petrolifero su terraferma più grande d’Europa e fornisce, a livello nazionale, più del 10% del fabbisogno energetico di cui gli italiani hanno bisogno. Inoltre i numeri occupazionali dell’indotto, coinvolgono migliaia di dipendenti, aziende, attività ricettive e famiglie che senza questa opportunità lavorativa sarebbero, probabilmente, state costrette ad emigrare.

Royalties e giovani che se ne vanno
Un altro dato molto importante sono i proventi che derivano dalle estrazioni petrolifere. Una vera e propria ricchezza per il nostro territorio che grazie a nuovi accordi sono destinati a triplicarsi. Siamo sull’ordine dei milioni di euro, un potenziale che fino ad oggi le politiche regionali non hanno saputo amministrare con coscienza, facendo sparire ingenti somme, come ha riportato un’inchiesta del programma REPORT. Grazie alle Royalties la regione avrebbe potuto rispondere a moltissimi problemi: sanità, infrastrutture, trasporti, istruzione e lavoro. Invece ogni anno migliaia di giovani lucani se ne vanno.
Tutela ambientale e diritto alla salute
La tutela ambientale e la salute dei cittadini sono il focus sul quale lavorare nei prossimi anni. Infatti, trasparenza, maggiori controlli e garanzie sono richieste lecite dei cittadini che vivono nella Val D’Agri. L’impegno è di favorire processi di adeguamento per uno sviluppo sostenibile. Come ha affermato il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini nelle sue tappe in Basilicata: ” Esistono moltissimi esempi in Nord Europa di industrie pulite che convivono in un ambiente sano”. Il dialogo e più decisione con i vertici Eni, sono tutto ciò di cui ha bisogno il nostro territorio per farsi ascoltare e crescere.
