Il Ministro dell’Interno e Leader della Lega, Matteo Salvini, è atteso nella valle dell’Agri e a Viggiano il prossimo 16 marzo. Il suo tour in Basilicata per le Elezioni Regionali 2019, ha avuto inizio a Potenza con la conferenza stampa del 7 marzo alla quale hanno partecipato i candidati consiglieri regionali della Lista Lega- Salvini premier e il candidato presidente Vito Bardi.
“Comprate e mangiate italiano”
L’incontro con i cittadini lucani è proseguito a Policoro, Pisticci e Matera, dove il vicepresidente è stato accolto calorosamente anche con i prodotti tipici della Basilicata. Famosa è la foto con il Peperone Crusco di Senise IGP a sottolineare ancora una volta l’importanza di comprare e mangiare prodotti della propria terra. “Fare la spesa è un atto politico, non svendiamo la nostra agricoltura” rivolgendosi ai materani durante l’incontro del 12 marzo.
Matteo Salvini a Viggiano e a Villa D’Agri sabato 16 marzo
Fino al 24 marzo, giorno in cui i lucani potranno esprimere il loro voto per rinnovare il consiglio regionale ed eleggere il presidente della regione, Matteo Salvini sarà ancora in Basilicata. Venerdì 15 marzo visiterà la perla nera del mediterraneo, Maratea. Il giorno successivo farà tappa a Lauria e a mezzogiorno, sempre del 16 marzo, sarà accolto a Viggiano dal candidato consigliere regionale Carmine Cicala, per poi proseguire con la visita del COVA, il Centro Olio Eni. Nel primo pomeriggio, alle 15:00, è atteso in piazza Zecchettin nel comune di Marsicovetere, luogo ideale, nel cuore della Val D’agri, per riunire un’intera comunità che conta una ventina di comuni.
Petrolio e ambiente “una cosa non esclude l’altra”
La zona della Basilicata che visiterà Salvini è una delle più importanti a livello europeo, nella quale si trova il giacimento petrolifero su terraferma più grande del continente. Per l’intera Lucania, a maggior ragione, rappresenta uno dei poli industriali più significativi per numeri occupazionali e per i proventi legati all’estrazione. Il dibattito è rivolto alla tutela ambientale, senza però rinunciare alla ricchezza e allo sviluppo che offrono di fatto le royalties. Il Ministro dell’Interno ha espresso chiaramente il suo punto di vista riguardo al petrolio: “Sì per la tutela e il rispetto dell’ambiente, però una cosa non esclude l’altra, non sono degli ultrà – o industria o alberelli-. L’Europa è piena di dimostrazioni pratiche, fisiche e concrete che l’industria pulita può convivere con un ambiente sano e crea ricchezza”.