La Lega è un modello politico concreto che nasce al nord. Si espande prima in Lombardia e in Veneto e grazie alla sua efficacia si diffonde in molte altre regioni d’Italia. Da qualche mese è al governo e grazie ad un impegno costante del Ministro dell’interno Matteo Salvini, anche il sud può avere un filo diretto per risolvere molti problemi.
Un modello politico vicino alle persone
La Lega ha un carattere fortemente territoriale, molto vicino ai problemi dei cittadini di un dato territorio. Infatti, nonostante ci siano delle linee guida per un buona politica, si esprime in ogni regione in modo differente, in base alle esigenze delle persone. Del resto, i problemi che vive la Basilicata non sono gli stessi che vive la Lombardia, l’Abruzzo o la Sardegna. L’autonomia non ha altri fini che portare più ricchezza distribuendo le tasse, in servizi e infrastrutture, là dove i cittadini le versano.
Territorio, tradizioni e valori
La Lega incoraggia le economie locali con azioni mirate di sviluppo, ascoltando le categorie più deboli, come ad esempio i piccoli imprenditori agricoli e i commercianti. Il buon senso di cui si è fatto portavoce questo partito, non è altro che una ricerca di equilibrio, senza tradire i valori legati alle tradizioni. La famiglia è il nucleo portante della società e va tutelata. E’ impensabile la questione dell’utero in affitto che trasforma le donne in oggetti e i bambini come merce di scambio. Non è normale che i nostri agricoltori perdano dignità e i nostri prodotti debbano essere buttati per accettarne altri provenienti dall’estero, senza garanzie di sicurezza alimentare.

Dalla parte delle persone oneste
La Lega non è razzista. Siamo tutti fratelli: bianchi, neri, gialli o di qualsiasi altra etnia. L’unica distinzione possibile è tra persone per bene e persone che arrecano danno alla società e ad altri cittadini. Coloro che chiedono aiuto e scappano dalla guerra hanno il diritto di essere accolti, coloro invece che spacciano o delinquono non trovano spazio nel territorio italiano.
La normalità come semplicità
I processi troppo lunghi, la legittima difesa, la violenza sulle donne, il riconoscimento della famiglia tradizionale, la dignità per le persone anziane che hanno speso la loro vita sul posto di lavoro. Tanti progetti, alcuni realizzati, altri in via di attuazione, che non piacciono a chi mistifica la normalità. Il progresso non può definirsi tale se tradisce le radici e cancella i valori sociali. Ognuno è libero e può scegliere cosa fare e lo Stato non può intromettersi nella vita privata delle persone, così come non può accettare pratiche contro natura e contro un comune buon senso.

I fatti valgono più di mille parole
La dialettica della Lega è semplice, usa poche parole ma chiare, perchè sa che poi si deve passare ai fatti. Discutere sulle possibili soluzioni è utile ma alla fine i problemi vanno risolti. Matteo Salvini non conosceva il sud, lui stesso lo ha ammesso e di questo si è scusato. Ciò che conta, è che ha dimostrato con i fatti la sua vicinanza e il suo impegno. Nessun altro politico prima di lui si è speso così per le regioni del mezzogiorno, per creare un filo diretto con il governo centrale. La Basilicata ha bisogno di concretezza e trasparenza. Mentre le sinistre costruiscono le loro campagne politiche attaccando l’ “avversario”, noi pensiamo unicamente ai cittadini e ai problemi del territorio, al futuro dei nostri figli.
Dagli errori nascono le soluzioni, dalle polemiche niente
Coloro che dicono di non dimenticare dimostrano due difetti.
- Il primo è che non accettano che le persone possano cambiare idea e opinione grazie alla conoscenza e all’apertura verso nuove culture.
- Il secondo è che in realtà si sono dimenticati del clientelismo, dell’ammanco delle royalties e dell’indifferenza politica di sinistra degli ultimi 30 anni.
La Regione Basilicata sta affondando, ma mentre qualcuno pensa di poter costruire un futuro sulle polemiche, noi con Salvini abbiamo deciso di agire, perchè più importante di ogni orgoglio è il futuro della nostra terra.
