Con il termine infrastrutture si definiscono tutte quelle opere che offrono servizi indispensabili per lo sviluppo economico di un territorio e per innalzare la qualità della vita in termini di benessere. Le infrastrutture stradali, ad esempio, agevolano diverse categorie. I produttori, con il trasporto merci, i consumatori come i turisti e gli stessi cittadini che usufruiscono dei servizi di cui hanno bisogno.
Tre tipi di infrastrutture
Esistono tre tipi di infrastrutture: di base, economiche e sociali. Le prime sono sostanzialmente strutture edilizie e corrispondono alle sedi amministrative, governative e militari. Le infrastrutture economiche invece contribuiscono allo sviluppo economico del sistema, e sono le reti stradali e ferroviarie, aeroporti ma anche i porti e gli oleodotti. Le infrastrutture sociali incidono sulla società in termini di salute e istruzione, determinando così la qualità della vita dei cittadini. Questo tipo di opere, come scuole ed ospedali, “investono” sulle persone accrescendo il benessere e la produttività.
Depotenziamento degli ospedali
Per il rilancio del mezzogiorno, in particolare della Basilicata, sono stati proposti diversi piani d’azione ma fino ad ora non è stato realizzato qualcosa di significativo e concreto, in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini e dei turisti. Da un lato, il depotenziamento in atto delle infrastrutture sociali come i poliambulatori di Villa D’Agri, di Chiaromonte e di Tricarico, sta sfiduciando i lucani. Dall’altro, l’assenza di collegamenti idonei (infrastrutture economiche), come strade e linee ferroviarie a percorrenza veloce, tolgono il respiro economico e produttivo all’intera regione.
Senza infrastrutture, spopolamento e carenza di lavoro
“La Basilicata è una terra meravigliosa, che potrebbe vivere di turismo e agricoltura. Ma senza strade, un aeroporto e collegamenti efficienti, i turisti non possono raggiungerla e il commercio trova diversi ostacoli per l’intero sviluppo” ha espresso il candidato Consigliere regionale Carmine Cicala. Lo spopolamento e la carenza di lavoro sono direttamente collegati alla mancanza sia di infrastrutture sociali, sia di tipo economico. Sempre più giovani lucani scelgono Università fuori regione con più facoltà e indirizzi di studio e proseguono la loro carriera altrove, dove oltre al lavoro trovano sistemi meritocratici.
Progettualità e royalties
“I collegamenti stradali e ferroviari sono il primo punto sui quali lavorare. Sulla sanità ci auguriamo di chiudere subito il discorso, non possiamo prevedere tagli a discapito della salute dei lucani” prosegue Cicala. “ La necessità è quella di modernizzare il tratto ferroviario per renderlo più veloce, di avere almeno un piccolo aeroporto e di creare collegamenti trasversali tra le valli della Basilicata. Le risorse che ci permettono di credere di poter risolvere tutti questi problemi, sono le royalties, fino ad oggi gestite male, senza progettualità, non investite per lo sviluppo.”